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Loreto e riviera

Secondo la tradizione, per sfuggire all’invasione della Palestina da parte dei musulmani, un gruppo di angeli prese la Casa e la portò in volo fino a collocarla su un colle di lauri, da cui il nome “lauretum”, cioè Loreto, nel 1294.
E’ per il suo miracoloso volo dalla Terra Santa alle terre marchigiane che la Madonna di Loreto è venerata come patrona degli aviatori.
Divenuto in poco tempo centro di culto e pellegrinaggio, il paese si andò sviluppando, soprattutto dal 1469, con la costruzione della Basilica, concepita come una fortezza per difendere i muri della Santa casa.
L’edificio, fra il tardo gotico e il rinascimentale, presenta una cupola del diametro di 22 metri, la terza in Italia dopo quella di San Pietro a Roma e di Santa Maria del Fiore a Firenze; il campanile, alto 75 metri, è opera di Luigi Vanvitelli.
La Santa Casa è una piccola costruzione che si trova nell’interno della basilica, sotto la cupola, ed ospita la statua della Madonna ricoperta dalla caratteristica dalmatica.
Il rivestimento marmoreo della Santa Casa, progettato da Donato Bramante, fu realizzato grazie alla compartecipazione di molti scultori fra i quali: Andrea Sansovino, Raffaello da Montelupo, Nicolò Tribolo e Francesco di Sangallo, i quali realizzarono uno dei complessi scultorei monumentali più importanti del rinascimento italiano.
Numerosi sono poi gli artisti che con i loro affreschi hanno arricchito il santuario: Pomarancio, Luca Signorelli, Melozzo da Forlì, Federico Zuccai.
Crescendo d’importanza, oltre alla chiesa fu necessario predisporre dei luoghi per provvedere all’accoglienza dei pellegrini e in cui si potessero ospitare i religiosi che amministravano il santuario. Fu così che fu ideata la costruzione del Palazzo Apostolico che attualmente ospita il Museo Pinacoteca, che raccoglie otto tele di Lorenzo Lotto, un’importante collezione di ceramiche cinquecentesche e vari cimeli.
Anch’esso fu progettato come una struttura difensiva: la parte esterna si innalza come un alto muro inaccessibile, senza decorazioni o abbellimenti vari, in contrasto con la parte che si affaccia sulla Piazza della Madonna che è finemente decorata in stile rinascimentale e abbellita dalla seicentesca fontana Maggiore.
Loreto vanta la lavorazione dell’argento e dell’oggettistica religiosa. Nella via principale della città, Corso Boccalini, anticamente chiamato "Via dei Coronari" per la presenza di artigiani, spesso donne, che inanellavano gli acini dei rosari, si possono acquistare oggetti di artigianato in legno, argento e ceramica, oggettistica religiosa e creazioni tessili.
Lungo la via si incontrano poi diversi negozi che propongono i prodotti enogastronomici tipici di Loreto e della regione.
Molto ricca è infatti la tradizione culinaria e tra le specialità troviamo vincisgrassi e crescia sfogliata.
Il territorio lauretano si affaccia sull’Adriatico che, con le diverse tipologie di spiaggia, dalle magnifiche calette rocciose del Conero alla sabbia di Porto Recanati (tratto riconosciuto Bandiera Blu per la qualità delle acque) e con gli attrezzati stabilimenti balneari, offre una interessante varietà di scelta.
Porto Recanati è un antico borgo di pescatori formatosi attorno al quattrocentesco Castello Svevo, in cui è ospitata la pinacoteca comunale. La cittadina conserva ancora oggi caratteristiche ed ambienti del passato che si ritrovano camminando per le sue strade, accompagnati dall’odore del mare.
Salendo, si arriva a Marcelli, zona più moderna della riviera, con numerosi villaggi turistici, residence e strutture ricreative.
Subito dopo, Numana, con le sue caratteristiche case calcaree in pietra del Conero e i suoi vicoli pieni di curiosità. Qui, dalla suggestiva piazzetta, su cui si erge la Torre del Pincio, si scorge il porticciolo turistico.
Sirolo è una graziosa stazione balneare a picco sul mare e sede del Parco Nazionale del Monte Conero.
Perla del litorale è la baia di Portonovo, meraviglia della natura ancora incontaminata, la cui spiaggia di scoglio e ghiaia, ben attrezzata, lambisce un mare verde smeraldo. L’insenatura conserva antichi tesori quali il Fortino Napoleonico, la Torre Clementina e, incastonata su un contrafforte roccioso, la Chiesa romanica di S. Maria.
Una sosta in questi luoghi incantevoli è consigliata anche per assaporare i deliziosi piatti locali quali il brodetto di pesce, gli spaghetti allo scoglio e il risotto alla pescatora.
Il divertimento serale poi, è garantito dai numerosi locali sparsi lungo tutta la riviera.